Negli ultimi anni, anche il mondo dei videogiochi è stato infiltrato dal politicamente corretto di stampo marxista. Sebbene possa sembrare un settore di nicchia e di poca importanza, in realtà ha la sua influenza culturale, e quindi andava corrotto.
Un episodio famoso è il cosiddetto
gamergate
, una gran polverone apparentemente nato dalla ripicca della classica femminista piantacasini, scoperta a darla in giro.
Riassumendo, la storia inizia con questa tizia che voleva fare videogiochi, o meglio, voleva avere l'emozione di essere una che fa videogiochi, per sentirsi invidiata di fare un lavoro artistico e alternativo, ma in effetti non aveva la capacità tecnica e artistica per farlo, e nemmeno l'interesse ad acquisire alcuna abilità in tal senso.
(Tra parentesi, mi fa venire in mente un tipo che avevo conosciuto anni fa, che
voleva essere un hacker
, ma non perché avesse alcun interesse a maestrare una qualche tecnologia; invece era solo per potersi dare delle arie e suscitare interesse. Un po' il fattore
status
della teoria LMS. Nemmeno devo specificare che questo tizio aveva la ragazza; era a causa della sua ottima personalità, ovviamente.)
Bene, la signorina di questa storia, con qualche editor/engine già pronto, aveva creato una specie di
visual novel
piuttosto schifosa, per altro autobiografica e incentrata sulla depressione, perché ovviamente non poteva mancare che questa geniale artista incompresa fosse una povera vittima schiacciata dalla società patriarcaleh.
Per promuovere il suo lavoro, aveva deciso di scoparsi qualche giornalista in modo da comprare delle recensioni favorevoli. Non ricordo ora i dettagli, se il suo ex l'ha scoperto o se uno dei giornalisti ha parlato, ma in ogni caso qualcuno dei tizi coinvolti ha reso pubblico il fatto che questa fosse una donna furba, per così dire.
Per coprire tutta questa storia, una serie di giornalisti allineati, le hanno fatto il favore di scrivere una serie di articoli contro i
gamers
, con argomentazioni idiote degne di Adorno.
In tutta risposta, alcuni giocatori più "investigativi", hanno fatto saltare fuori che molti giornalisti del settore videogiochi si allineavano dietro le quinte, in modo da spingere certi messaggi tutti insieme, nonché fossero corrotti in generale (che poi questo, si sa, vale per tutti i giornalisti di tutti i settori).
Il fatto che oggi, negli articoli dei giornali di videogiochi, compaia qualche dicitura che indica se il giornalista che ha scritto l'articolo ha ricevuto qualche cosa in cambio per l'articolo, è conseguenza del
gamergate.
Ho raccontato questo, giusto per contestualizzare quello che ho scritto in apertura.
Ammetto che sono passati anni e che non ho seguito la cosa in dettaglio nemmeno all'epoca, quindi sono ben possibili delle inesattezze.
Veniamo quindi al fattaccio.
Gironzolo nei forum di GOG, e mi imbatto nell'ennesimo thread dove un utente chiede a GOG stessa di permettere di aggiungere un'opzione per nascondere i contenuti per adulti, cioè i videogiochi porno (o erotici, ma qui mi interessa poco stare a fare la distinzione perché tanto hanno lo stesso scopo).
La discussione nasce dal fatto che l'ultima (all'epoca) newsletter di GOG era focalizzata su questi "giochi", e ovviamente diverse persone l'hanno trovata offensiva.
Tra i vari post, ci sono numerose scuse stupide tirate in ballo da vari utenti altrettanto stupidi o magari anche finti tonti.
Decido quindi di aggiungere il mio contributo:
Ed ecco, signore e signori, entrare in scena il low-IQ:
E niente altro. Cioè, voglio dire, è possibile rispondere in maniera più stupida? È possibile fare la figura da scemo in modo più palese?
A voler fare i pignoli, poi, la si può leggere anche come una richiesta di censura, nel senso di "vattene via!". Per altro, le tipiche due cose che i low-IQ usano come risposta sono gli insulti e la censura, e qui fa entrambe le cose con una sola espressione... Bravino?
Giuro che non sono io con un altro account a scrivere queste risposte da acefali.
Visto che il mio post mi sembrava un buono spunto trasversale, speravo che ottenesse qualche risposta di chi è consapevole del gioco in atto o da chi volesse più info, ma mi sono sbagliato. C'è ancora un sacco di gente addormentata.
Rispondo:
Ovviamente non è che menziono i libri e poi convenientemente non li cito solo perché in realtà non ne conosco. Ho preferito non citarli veramente per non forzare troppo la mano e passare subito per il "complottista" di turno. Svegliare gli addormentati è una cosa che va fatta poco alla volta, e mettere troppa carne al fuoco ottiene l'effetto opposto.
Giusto per la cronaca, un libro recente è "Libido Dominandi" di M. Jones, ma ce ne sono comunque tanti contro il woke-ismo.
La sua risposta è, senza sorpresa, particolarmente stupida:
Cioè ha citato la mia risposta per poterla conservare? Nel senso che se non la citava, spariva?
Forse ha paura che io cambi idea e di nascosto modifichi il messaggio, così che non venga più letto? Forse è una forma di proiezione, se lui è un ipocrita ed è solito dire cose contradditorie?
Qualche osservazione è necessaria:
• La sua risposta è ancora vuota di argomenti, nemmeno nel senso che non sono validi, ma proprio non ci sono. Quindi mi sta dando ragione in tutto? Non ha niente da ridire? È il classico tono supponente di chi non vuole perdere tempo a rispondere a cose che considera troppo sotto al suo livello intellettuale?
• La citazione che fa è a suo sfavore, visto che non solo promuove il mio messaggio, ma mancando i suoi contro-argomenti, lo valida anche.
• Perché dovrei nascondere il messaggio? Sono argomenti validi e supportati da fonti ben più ricche delle mie due righe, e in più lui non ha confutato niente, quindi mi aiuta a confermare la sua stessa figura da pollo.
• È scemo. Mi si perdoni, ma è da sottolineare. Come al solito, discutere con gente cretina non porta a niente. Mi sarebbe piaciuto se avesse avuto argomenti interessanti, ma proprio zero...
Veramente un ottimo esempio di low-IQ.
Pensavo di non aver triggerato altre risposte, e invece la discussione è proseguita un altro po'.
Questo altro tizio (chiamiamolo #2) non sa cosa sia il woke-ismo, quindi mi accusa di usare il termine a sproposito. Purtroppo per lui, sta facendo la figura dell'ignorante.
Rispondo:
Siccome ha dimostrato di non sapere cosa è il woke-ismo
(ma dice di esserne contrario, quindi forse finge e ne critica volutamente solo una parte, così da fare gatekeeping), mi tocca spiegarglielo (in due parole, certo). So già che sforando verso le teorie del complotto (
ironicamente, termine sì "ombrello", che usano loro per ignorare tutto quello sul quale non vogliono informarsi
) la maggior parte dei lettori deciderà di ridere di quello che dico, ma volevo far capire il perché del mio commento, e cioè che secondo me la promozione del porno è volutamente fatta per rimbambire e controllare le masse, incluso il caso di GOG di cui si sta discutendo.
Altro contributo, stavolta di tizio #3:
Certo, alcune teorie sono di fatto psyops e servono a distrarre, a fare dividi e comanda, o quale altro obiettivo; ma generalizzare quello che io ho detto, associandolo ad altro, non è un argomento valido. Se questo ennesimo low-IQ si informasse su come il sesso è usabile, e viene usato, per controllare...
Ora è il momento dei giullari:
Proprio questo utente, nello stesso messaggio, cita un altro giullare:
Prima fa la battutona sul mio riferimento agli zoofili, come se non fosse vero che è una delle malattie mentali che il woke-ismo vuole normalizzare, e poi aggiunge che il mio intervento è sofismo. Veramente, non solo ho detto più volte di informarsi, ma ho anche evidenziato che ci sono libri interi scritti su quello che dico. Prima di catalogare tutte le fonti come sofismo per scartarle in un solo colpo come inutili, fare un attimo la fatica di consultare qualcosa? Nessuno che mi ha chiesto di citare qualche fonte, nessuno che è curioso di alcunché. Sono già tutti nati imparati; del resto non possono mica perdere tempo con il complottismo.
Conclude il suo stupido commento dicendo che tutto questo lo diverte, un po' come quello dei popcorn che lui stesso citava.
Ultima mia risposta:
Non mancano altri inutili contributi di chi non ha argomenti e quindi decide di screditare l'opinione degli altri in quanto di bassa qualità. Lo dicono loro che è di bassa qualità, quindi hanno vinto il dibattito; fine, andiamo tutti a casa.
È un po' l'argomento stupido dell'odio
. Tutto quello che non mi piace è odio
. In questo caso è gente arrabbiata
.
Altri utenti low-IQ sui quali vale la pena soffermarsi...
Già partiamo male con la supponenza:
nel caso non l'avessi capito
,
perfavore illuminami
.
Dice che mettere i filtri su tutto richiede un sacco di sforzo e potrebbe portare a perdite economiche. Poi però dice che lui non è esperto di queste cose, quindi in realtà non sa di cosa parla, e chiede perciò all'altro utente di
illuminarlo
. Quindi, parla da esperto ma non è esperto, tanto che chiede all'altro utente, ma solo in senso retorico, perchè lo dice con supponenza. Un po' di confusione?
Inoltre, nessuno sta chiedendo i filtri su tutto, ma solo sul porno.
Molto fantoccio. I filtri sui contenuti sarebbero ovviamente da mettere nelle opzioni dell'account. Te le andresti a regolare da solo come con tutto il resto. Si potrebbe anche aggiungere un messaggio facoltativo che, qualora si stesse navigando qualche lista di giochi (cioè la roba in vendita su GOG), avvisasse di contenuti nascosti rispetto alle proprie preferenze. Lo fanno anche Twitch e Bitchute.
Questo vale già
per tutte le scelte di contenuti da parte di chi produce. Aggiungere o meno del sangue, parolacce, sesso, ecc., non è niente di nuovo. Chi vuole produrre porno, lo fa in ogni caso, e sa benissimo che se cala con i toni potrebbe vendere di più ad un pubblico più generico, e meno a chi vuole materiale di nicchia, e viceversa.
Sta veramente discutendo dell'acqua calda e non ha argomenti. Anche per questo io non sono andato a parlare dell'acqua calda, ma della malafede con cui molto di questo materiale viene prodotto.
Di nuovo acqua calda. In più dice che qualcuno potrebbe non voler giocare, per esempio, i
roguelike
e li potrebbe volere filtrati. Nel negozio online ci sono già questi filtri, e per le newsletter li si potrebbe in effetti aggiungere, taggando i generi di giochi preferiti e da nascondere. Mi sembra che Steam abbia già questo tipo di filtri.
In ogni caso, va notato come qui viene furbescamente paragonato il porno a dei giochi di ruolo, come se la sensibilità comune li considerasse equivalenti.
Altro tizio:
Vero, il porno è una delle categorie trattata a parte, perché urta la sensibilità, prima ancora della morale, in modo particolare. Però poi casca in un argomento idiota: in genere sono giochi di bassa qualità (il che sottolinea anche l'IQ di chi li fa, aggiungo io). Non è certo quello il motivo per filtrarli!
Torna il gatekeeper:
Mi sa di falso. Che io mi ricordi, nelle edicole, le riviste tipo Playboy o peggio, erano tenute a parte, talvolta pure nascoste sotto a qualche banco e tirate fuori a richiesta. Se anche la sua testimonianza fosse vera, questo non giustifica che fosse una pratica buona e sensibile. Proprio di questo si sta discutendo.
Attenzione poi al suo crearsi da solo l'argomento che
Playboy non è vero porno, quindi tutti sti discorsi sono futili
. In realtà no, perché anche se è materiale più leggero, lo scopo è lo stesso, ed è quello che si critica.
Torna Il Maestro del low-IQ (quello che all'inizio mi aveva mandato a quel paese). Pare che abbia l'abitudine di dire
grazie per aver dimostrato il mio argomento al posto mio
, che è quasi un meme. Il problema, ovviamente, visto l'idiota in esame, è che non ha senso quando lo usa lui.
Secondo lui, tutte le volte che discute di filtrare certi contenuti, chi vuole i filtri propone la verifica dell'età (come prova per l'accesso a tali contenuti). A dire il vero, l'argomento della verifica dell'età l'hanno tirato fuori loro (che difendono il porno) e messo in bocca a chi vuole i filtri, per poi così rispondere (di fatto, rispondersi da soli) che l'unica maniera di filtrare comporta necessariamente un'invasione della privacy.
Questo è stupido, detto da loro come argomento difensivo, perché far sapere al commerciante di turno (GOG in questo caso) che ti piacciono i giochi porno mi sembra già abbastanza una vendita della privacy, ancor di più se usi materiale che nuota in fetish particolari. Inoltre, l'argomento (seppur fantoccio) è comunque deboluccio, visto che non c'è alcuna necessità di verificare l'età, considerando che basta un'opzione nell'account.
Poi la ciliegina: dice che quelli che vogliono i filtri, stanno sulla difensiva perché non vogliono rivelare le loro info (in particolare l'età, appunto). Secondo lui quindi, propongono la verifica dell'età, e poi non la vogliono. Ma che cazzo dice?
Conclude con un altro gomitolo di scemenze dal quale nemmeno lui si districa fuori, tanto che chiude con un
mi fermo qui
, come se avesse costruito qualche argomentazione inattaccabile.
Continua:
Fantastica carrellata di contraddizioni. Non c'è da aspettarsi altro dal Maestro del low-IQ.
Dice che ha aspettato che tutti gli altri clienti uscissero. Come mai? Perché si vergognava di volere del materiale che la maggior parte considera indecente. Ha applicato un filtro lui stesso.
Perché la giornalaia avrebbe potuto negargli l'acquisto? Perchè è materiale che la maggior parte considera indecente, soprattutto per uno giovane come lui. Lo ammette lui stesso.
Dice che ha fatto un respiro profondo
. Di nuovo sottolinea che stava facendo qualcosa di inappropriato. Descrive la transazione come pochi semplici passaggi:
mette la merce sul banco, gli viene detto il prezzo, paga, va via
. Ancora sottolinea che era teso, e voleva andarsene subito. Niente sorrisi o chiacchiere, niente scioltezza, spontaneità o tranquillità. Doveva tutto finire il prima possibile. Come mai era teso? Come mai questa fretta? Stesse risposte di prima.
Infine dice che i suoi amici, che lo stavano aspettando fuori, non ci potevano credere. Come mai i suoi amici non sono entrati con lui? Cosa c'era da aver paura? Come mai non ci potevano credere? Di nuovo, stesse risposte di prima.
Tutto quello che dice, e sottolineo, tutto, è la dimostrazione che mettere dei filtri ha senso. Non si è tirato la zappa sui piedi, ha proprio falciato via tutte e due le gambe. È veramente scemo.
Qualcuno potrebbe dire che proprio a causa di questa esperienza, lui non vuole i filtri, e questo lo si è capito, ma comunque la sua esperienza dimostra che la maggior parte della gente li vuole, ed è lui che dovrebbe quindi scendere al compromesso di mettere una spunta nelle opzioni per vedere quello che la maggior parte non vuole, o se non altro accettare che la possano mettere gli altri per non vederla. Non è forse anche la sua, una gran malafede, a porre tutta questa resistenza?
Ad ogni modo, non posso trattenermi dall'evidenziare la solita ironia che salta fuori in questi casi: come citavo prima, lui dice che sono gli altri a provare i suoi argomenti, ma non è ilare che sia proprio lui invece a farlo per gli altri? Mi pare più che evidente. LOL!
Altri due tizi gli fanno notare quanto è scemo:
Viene da chiedersi se questi idioti discutano tanto perché si stanno annoiando (forse tra un "giro di mano" e l'altro) o se è la loro posizione politica, che evidentemente non sanno difendere, perché la qualità delle loro chiacchiere è ginnastica mentale di livello patetico.
Aggiornamento...
A distanza di qualche giorno, torna il Maestro in un altro
thread
dove si segnala la cover di un gioco leggermente censurata rispetto ad una versione precedente dello stesso.
La sua posizione ora è l'esatto contrario (nemmeno diversa, ma proprio il contrario) di quello che diceva prima: ora è a favore della censura! Veramente un caso da facciapalmo, oltre che da ricovero. E nel messaggio non poteva mancare l'insulto, perché altrimenti, che Maestro del low-IQ sarebbe?
Tornando al problema evidenziato nella discussione, cioè la richiesta di poter nascondere contenuti per adulti, sia nel sito che nella newsletter o quant'altro, e più in generale, se questi contenuti siano appropriati o meno in un sito che vende videogiochi di vario tipo. La questione quindi diventa chiedersi: per cosa nascono i giochi porno? Cosa hanno di differente dagli altri?
Ovviamente per masturbarsi, non certo per il "gioco". Il videogioco qui è solo il medium. Questo richiama un po' la battuta che si fa per i film porno: che
tutti guardano per la trama
, ed è anche il motivo per cui non mi interessa distinguere tra giochi porno ed erotici, visto che hanno la stessa "funzione".
Quindi, se lo scopo di quei "giochi" non è il gioco stesso, inteso come videogioco, ma solo come scusa per masturbarsi, cosa ci fanno in un sito che vende giochi? Non esistono per giocare, ma sono materiale per un altro uso, e andrebbero venduti dove c'è materiale simile (o per niente, ma questo è un altro discorso).
Sottilineo anche che GOG, dall'alto della sua nobile virtuosità, si vanta di essere il sito che si occupa di
game preservation
, perché loro ci tengono alla storia di questa peculiare forma d'arte che sono i videogiochi... Però poi ti mandano il volantino con le porcate che giochi nemmeno sono.
Ma non poteva finire così! Non toccate i fiocchi di neve!